>Necropoli
Orientalizzante
Circa
nel 1994 è iniziato
nei pressi del centro abitato di Gricignano,
un paesino confinante con la più nota
Aversa, la costruzione dello
U.S. Navy Support Site. Gli
scavi per la realizzazione
delle fondazioni dei primi edifici hanno subito
evidenziato una antica e intensiva
frequentazione antropica del sito, probabilmente
dovuta alla presenza di un ormai estinto corso
d’acqua (il Clanio).
Al di sotto dei vari strati di cenere
vulcanica eruttata dal Vesuvio
nel corso dei secoli, sono state rinvenute varie
fasi di colonizzazione del sito, ultima delle
quali, e pertanto più superficiale, quella
romana.
La presenza degli strati di cenere rende agevole
anche la datazione dei ritrovamenti in quanto,
come una foto imprime sul negativo l’immagine
inquadrata, così l’eruzione conserva
sotto di essa la vita ormai estinta. Essendo
note le date delle eruzioni del vulcano e data
la vicinanza del sito al cratere, è sempre
possibile datare con precisione i resti rinvenuti
al di sotto dello strato cineritico.
Sotto lo strato di frequentazione romana è
stato possibile riconoscere attività
databili alle età:
- sannitica (V - IV secolo
a.C.), da alcune tombe a cassa di tufo;
- orientalizzante
(fine VIII, inizio VII secolo a.C.), per una
vasta necropoli
(Visibile
nella ricostruzione a piè pagina);
- preistorica (Bronzo Antico
XX - IXX secolo a.C.), dalle tracce di un villaggio.
(vedi:
>Capanna
preistorica)
Tutto il materiale rinvenuto, affiancato ai
reperti rinvenuti nelle zone circostanti nell’arco
di tutti questi ultimi anni, sono stati esposti
nel Museo Archeologico dell’Agro
Atellano di Succivo,
realizzato dalla Sovrintendenza
Archeologica delle Province
di Napoli e Caserta.
|